Chi ha un mutuo non potrà ''scaricare'' più nulla

Chi porta in detrazione gli interessi passivi del prestito, raggiungerà il tetto di 3.000 euro.

 
Gli effetti del taglio alle detrazioni introdotto nella legge di stabilità di quest’anno si vedranno eccome, soprattutto per chi ha un mutuo, e ne scarica gli interessi.
I conti li ha fatti “Repubblica” con la Cgia di Mestre, scoprendo che coloro che, nella dichiarazione 2013 sui redditi del 2012, porteranno in detrazione gli interessi passivi sui prestiti ottenuti per comprare casa, raggiungeranno in un colpo solo il tetto di 3.000 euro fissato dalla manovra.

 

Da 4.000 a 3.000 euro

Si tratta in sostanza di circa un milione di famiglie, le quali, ogni anno, ottengono di  sottrarre dall'imposta il 19% di quella cifra, come previsto dalla legge italiana. Fino a ieri, solo per gli interessi dei mutui, potevano portare in detrazione fino a 4.000 euro, aggiungendo poi le altre spese.

Le altre ricevute? Inutili

Costoro, dal prossimo anno, dovranno rinunciare invece a ricevere lo “sconto” del 19%  sulle spese per scuola, sport, veterinario, funerale, affitto del figlio universitario fuori sede, cane per i ciechi, assistente dei sordomuti, premi assicurativi, badanti, erogazioni liberali varie.
A conti fatti, scrive il quotidiano di Eugenio Scalfari, una famiglia monoreddito con un figlio e con un mutuo può arrivare a perdere anche 400 euro all’anno, recuperandone solo poco più di metà dalla riduzione delle aliquote Irpef prevista dalla stessa legge di stabilità.

Il gioco delle tre carte

Il “gioco delle tre carte” del governo, come lo ha definito qualcuno, finisce insomma per penalizzare proprio le famiglie.
Il “merito”, come già scritto è delle due misure introdotte dal decreto di Palazzo Chigi, da una parte il tetto di 3.000 euro per le spese da scaricare (che significa che ogni contribuente potrà avere uno sconto sulle tasse di massimo 570 euro, vale a dire il 19% di 3.000), dall’altra l’introduzione della franchigia di 250 euro per le spese mediche, che, pur non rientrando nel tetto, non potranno essere scaricate se il contrinbuente avrà speso meno di questa cifra.

Un terzo dei mutuatari ci rimette

Secondo i calcoli fatti da Repubblica, su 3,2 milioni di italiani (con reddito superiore a 15.000 euro, la misura riguarda loro) che nel 2011 hanno detratto 5,5 miliardi di interessi passivi, almeno un milione supera la soglia dei 3.000 con la sola voce mutui.

 Fonte: www.ilsalvagente.it

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