Il calciatore brasiliano accusato di violenza sessuale e lesioni, è stato
condannato per aver violentato una modella brasiliana nella notte tra l'8 e il
9 dicembre scorso.
MILANO - E' stato condannato
a 2 anni e 8 mesi di reclusione l'ex calciatore dell'Inter e della Roma
Amantino Mancini (dal gennaio scorso all'Atletico Mineiro di Belo Horizonte),
accusato di aver violentato una giovane brasiliana, nota nel mondo della musica
e della tv del suo Paese, conosciuta a Milano durante una festa organizzata da
Ronaldinho. La sentenza, del processo con rito abbreviato è stata emessa dal
gup di Milano Laura Marchiondelli. Stando alle indagini della Procura, la notte
tra l'8 e il 9 dicembre 2010 Mancini, approfittando dello stato di
semi-incoscienza della ragazza, ubriaca, l'avrebbe costretta a subire rapporti
sessuali ripetuti, provocandole anche escoriazioni.
Il calciatore era accusato di
lesioni e violenza sessuale. La giovane, la mattina del 9 dicembre, si era
recata al Servizio Violenza Sessuale della Mangiagalli per una visita e poi
aveva sporto denuncia nei confronti del centrocampista ed erano scattate le
indagini. Stando a quanto ricostruito dall'accusa, i due si erano conosciuti
durante un party organizzato da Ronaldinho in un locale milanese. La donna
aveva bevuto, non si era sentita bene e aveva chiesto di essere accompagnata a
casa. L'ex calciatore nerazzurro si era offerto di darle un passaggio, ma poi
l'aveva portata nel suo appartamento dove l'avrebbe violentata.
In una nota congiunta, i due
avvocati di Mancini fanno sapere che il brasiliano "pur rispettando la
sentenza del Tribunale di Milano, si professa estraneo ai fatti (come
contestati) e continuerà a difendersi per dimostrare la propria
innocenza".
Fonte: www.repubblica.it
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