La Commissione UE deferisce l’Italia per non aver recepito la direttiva
sui bonus delle banche e sui requisiti patrimoniali. Rischio maximulta.
Il presidente della Commissione Ue,
Jose’ Manuel Barroso, ha deferito l’Italia per non aver recepito una direttiva
comunitaria sui bonus delle banche e sui requisiti patrimoniali.
La Commissione Ue ha infatti adito
la Corte di Giustizia per chiedere che imponga all’Italia una multa da quasi
97.000 euro al giorno finché non si adeguerà alla direttiva sui requisiti
patrimoniali e sulla politica di bonus delle banche. l’Italia sarebbe l’unico
Paese a non aver ancora recepito alcun aspetto della direttiva.
La Commissione nel marzo scorso
aveva lanciato una serie di procedimenti contro i paesi in ritardo nel
recepimento della direttiva 2010/76 sui requisiti patrimoniali adottata il 24
novembre 2010. Tra i 27 solo la Polonia è stata valutata ancora parzialmente in
ritardo ed è stata richiesta in questo caso una sanzione da poco più di 37.000
euro. La direttiva stabilisce i requisiti patrimoniali volti a garantire la
solidita’ finanziaria di banche e imprese di investimento. Inoltre fissa
”rigorose politiche” di remunerazione che ”non incoraggino o ricompensino
un’eccessiva esposizione al rischio”.
La multa, esattamente da 96.446,70
euro al giorno, dovra’ essere pagata dal giorno in cui la Corte di Giustizia si
sara’ pronunciata e fino a quando l’Italia non avra’ adottato le misure di
recepimento. L’Adusbef (Associazione difesa consumatori ed utenti bancari,
finanziari ed assicurativi) è intervenuta, diffondendo un comunicato stampa nel
quale auspica che il Governo recepisca con urgenza la direttiva in questione,
per evitare che gli utenti bancari, che gia’ pagano per i conti correnti i
costi piu’ cari dell’Europa a 27, pari a 295,66 contro una media di 114 in
Europa, subiscano anche la beffa di farsi carico, mediante la fiscalita’
generale, di una sovrattassa.
Il ministro uscente dell’Economia
Giulio Tremonti, durante il suo ultimo mandato ha aumentato i tassi soglia
relativamente alla legge sull’usura -riferisce l’Associaizone dei consumatori –
e ha cancellato, nel decreto mille proroghe, la sentenza n. 24418 emessa dalle
Sezioni Unite di Cassazione il 2 dicembre 2010 sull’anatocismo, immediatamente
impugnata nei Tribunali che avevano accolto l’eccezione di incostituzionalita’
davanti la Corte Costituzionale. Pertanto, l’Adusbef si e’ costituita davanti
la Consulta (procedimento n. 167/11 e n. 252/11) e l’udienza e’ fissata il 7
febbraio 2012.
Fonte: www.leggioggi.it
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