di Ida Magli
ItalianiLiberi | 31.05.2012
Siamo stretti alla gola, immobilizzati, ridotti alla paralisi davanti a
un suicidio al giorno, perché ci troviamo nelle mani di banchieri che non sono
soltanto banchieri ma anche membri della Commissione Trilaterale, del Club
Bilderberg, dell’Aspen Institute, associazioni massoniche che gestiscono in
Europa il potere ai massimi livelli e che non lavorano per noi ma per
realizzare il Governo mondiale. L’Italia ne dipende in assoluto perché sono
sempre appartenuti a qualcuna di queste associazioni i massimi esponenti dei
partiti di sinistra. Nel suo prezioso “angolo” del “Giornale” Paolo Granzotto
elenca fra i nomi dei possibili candidati alla presidenza della Repubblica
quelli di Giuliano Amato, Romano Prodi, Mario Monti, tutti importantissimi
membri del Bilderberg, dell’Aspen Institut, della Trilateral Commission e
operatori del governo mondiale. È il motivo principale per il quale
bisognerebbe realizzare la proposta del
Pdl di far eleggere il presidente della
repubblica dai cittadini, unico sistema per sfuggire al nostro eterno destino
di avere un presidente scelto da queste associazioni. Sarebbe necessario, però,
lasciare intatta la forma costituzionale dei suoi poteri, visto che tutto
l’assetto politico italiano andrebbe cambiato e non è possibile farlo in breve
tempo, mentre si dovrebbe affiancare alla proposta di elezione diretta del
presidente della repubblica un’iniziativa d’azione concreta per affrontare i
problemi urgentissimi della
sopravvivenza economica.
Nessun partito, oggi, può permettersi di non
parlare della realtà fallimentare in cui ci troviamo a vivere, praticamente
“alla giornata”, guardando gli indici di borsa o lo spread, aspettando le
elezioni in Grecia o il fallimento delle banche spagnole, con un governo di
emergenza che ha trasformato l’emergenza in lungo, luttuoso stato di normalità,
inventando ogni giorno una tassa e inducendo i governati alla disperazione. Non
si può sopportare più neanche un suicidio senza addebitarlo alla volontà di
distruggere la nazione italiana (o alla incapacità di governarla) e senza
pretendere dai politici ancora in carica di scuotersi dalla comoda inerzia
nella quale si sono adagiati. Il problema è la moneta? Ebbene il Pdl come gli
altri partiti dicano esplicitamente cosa vogliono fare della moneta perché è di
questo che ha parlato Grillo ed è per questo che ha realizzato il suo movimento
attraverso il web. Nel web si discute appassionatamente ormai da anni dei
problemi della sovranità monetaria, di come i politici abbiano ceduto ai
banchieri il diritto di battere moneta, così come basta un clic per trovare i
nomi di tutte le associazioni che lavorano alla realizzazione del governo
mondiale e i nomi dei loro membri, inclusi quelli italiani. Nel web sono
presenti e a disposizione dei lettori centinaia di ipotesi e di simulazioni
eseguite da famosi economisti sul futuro dell’euro, vantaggi e svantaggi del
rimanere nella moneta unica.
Non conviene a nessuno, ma soprattutto non
conviene ai politici mantenere il silenzio sulle due direzioni antitetiche che
ormai si contendono la politica sia a livello dei singoli stati che a livello
mondiale: quella che vuole conservare le nazioni e l’indipendenza dei popoli e
quella che vuole eliminare il più possibile le differenze fra i popoli e fra
gli stati per giungere alla totale uguaglianza e a un governo globale. La crisi
dell’Europa obbliga tutti a prendere posizione pro o contro la globalizzazione
perché l’unificazione europea non è un fine in se stessa ma il passo
determinante verso il governo mondiale. La sinistra sta dove stava, ma sembra
vincente perché è stata sempre mondialista, mentre quei partiti di centro
destra che, contrariamente a quanto è stato fatto in Francia e in Germania, non
hanno detto con chiarezza quali fossero le loro intenzioni, sono diventati all’improvviso debolissimi come è successo in
Italia. Se non vogliono morire debbono uscire allo scoperto e decidere in quale
direzione andare.
Ida Magli
28 Maggio 2012
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