Roma
- La nave italiana Montecristo è stata liberata grazie ad un blitz delle forze
speciali inglesi concordato tra il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il
suo collega britannico Liam Fox: i pirati si sono arresi. Le due unità della
Marina Usa e britannica «hanno operato sotto la direzione dell’ammiraglio
italiano Gualtiero Mattesi, in qualità di comandante della Task Force
dell’operazione Nato Ocean Shield che svolge attività di contrasto alla
pirateria nel bacino somalo», si legge in una nota del ministero degli Esteri.
«Gli
11 pirati che hanno sequestrato la motonave italiana Montecristo si sono arresi
e sono stati tratti in stato di detenzione», aggiunge la nota. Un portavoce
della Farnesina ha detto che le 23 persone a bordo del Montecristo - sette
italiani, 10 ucraini e sei indiani - stanno bene».
In
realtà i marinai non avevano mai perso il controllo della nave. Secondo quanto
ha dichiarato il ministro Larussa, il blitz è stato possibile grazie al fatto
che gli ostaggi erano riusciti a rifugiarsi nella cosiddetta “cittadella” del
mezzo, la parte protetta. Da lì non potevano essere minacciati dai pirati e
controllavano la nave, che infatti era stata tenuta ferma consentendo l’arrivo
delle forze speciali inglesi che si trovavano su una nave poco distante. Lo ha
detto il ministro Ignazio La Russa, ricostruendo la dinamica del blitz.
La
motonave dell’armatore livornese D’Alesio, adibita al trasporto di rottami di
ferro, era stata sequestrata al largo delle coste somale mentre era diretta in
Yemen. Proprio stamattina Confitarma - la confederazione italiana degli
armatori - ha firmato un protocollo al ministero della Difesa per l’impiego di
militari a bordo delle navi italiane che operano nelle zone a rischio
pirateria.
Fonte: www.ilsecoloxix.it
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