di Giuliano
Marrucci – REPORTpuntata del 27/11/2011.
In Islanda, all'interno di
una ex base Nato dove conservavano armi, stanno costruendo un enorme datacenter
per conservare le informazioni diffuse sul web e per metterle al riparo dalle
censure di altri stati. E' solo il primo di una lunga serie. Un'iniziativa che
nasce sull'onda della rivoluzione pacifica avvenuta in Islanda. Colpiti dalla
la crisi i cittadini islandesi si sono ribellati al fatto di doversi accollare
i debiti delle banche, hanno chiesto e ottenuto le dimissioni del governo ma
soprattutto per prevenire altre crisi provocate dalla malapolitica e delle
lobby finanziarie, hanno giudicato fondamentale la trasparenza degli atti
amministrativi, il ruolo dell'informazione diffusa sul web e del giornalismo
d'inchiesta al punto da inserirlo nella propria costituzione come valore
assoluto da tutelare.
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