Decine di manifestanti dentro
l'ambasciata a Teheran. Scontri con polizia, lacrimogeni su folla.
Alcuni manifestanti sono penetrati
oggi dentro l'ambasciata britannica a Teheran: lo riferiscono i media locali.
Nei giorni scorsi la tensione tra Londra e Teheran e' salita con la decisione
del Parlamento iraniano di espellere l'ambasciatore britannico per effetto
delle sanzioni della Gran Bretagna contro l'Iran.
A penetrare per primi nel complesso
dell'ambasciata sono stati alcuni studenti che hanno scavalcato il muro di
cinta, aprendo poi la porta ad altri. Lo riferisce la Fars, mentre la tv di
Stato ha trasmesso le immagini del cancello aperto di fronte alla folla. Altri
sono riusciti ad entrare una seconda volta nel compound, e all'interno si sono
scontrati con la polizia.
I manifestanti che sono entrati
nell'ambasciata hanno sostituito la bandiera britannica all'ingresso con quella
iraniana. Sul sito della agenzia vi e' una foto della targa all'ingresso della
ambasciata sporcata di rosso con l'intero palmo di due mani. Le decine di
persone che sono penetrate nel compound dell'ambasciata britannica a Teheran
hanno anche lanciato molotov e un piccolo edificio e' in fiamme, ha annunciato
la tv di stato Irib.
Secondo l'agenzia ufficiale
iraniana Irna centinaia di studenti sono entrati nel parco
Qolhak a nord di
Teheran, di proprieta' britannica, e hanno sottratto documenti ''segreti'' e
collegati ad attivita' di ''spionaggio'.
SCONTRI POLIZIA-MANIFESTANTI AD AMBASCIATA GB - Scontri
tra la polizia iraniana e i manifestanti che hanno attaccato l'ambasciata
britannica a Teheran. Secondo la Fars citata dalla Reuters, la polizia sta
facendo uso di lacrimogeni per disperdere la folla.
Poco prima, le forze dell'ordine
rivolgendosi agli studenti avevano detto: "Se non ve ne andate da qui, non
liberiamo i vostri compagni che si trovano ancora all'interno dell'ambasciata".
Lo riferisce l'Isna, secondo cui la mossa aveva come obiettivo di convincerli a
lasciare l'ambasciata britannica su viale Ferdowsi dopo l'assalto odierno.
Varie scritte contro Usa e Gran Bretagna sono apparse sui muri, in alcune delle
quali l'ambasciata viene definita non più "covo di spie", come fu
chiamata quella Usa, ma "covo della 'fitna'", parola araba per
'sedizione'. Su uno dei cartelli si legge "Gli Usa sono ancora il Grande
Satana e la Gran Bretagna é un governo di volpi".
FARS, POLIZIA LIBERA SEI OSTAGGI BRITANNICI - Secondo
l'agenzia semi-ufficiale iraniana Fars, la polizia iraniana ha liberato sei
britannici ostaggio degli studenti che hanno occupato la sede diplomatica Gb. A
parlare di sei ostaggi era stata in precedenza sul suo sito web un'altra
agenzia, la Mehr, ma la notizia era poi sparita dal sito.
DIPENDENTI AMB.GB SCAPPANO DA USCITA SECONDARIA - I
dipendenti dell'ambasciata britannica a Teheran presa d'assalto dai
manifestanti sono scappati da un'uscita secondaria. Lo riferisce l'agenzia
iraniana Mehr. Non e' chiaro se l'ambasciatore fosse presente in ambasciata al
momento dell'assalto. "Siamo oltraggiati. E' una cosa inaccettabile e la
condanniamo". Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri Gb a
proposito dell'assalto a Teheran dell'ambasciata britannica. Non si hanno
ancora notizie precise su chi si trovi al momento all'interno dell'ambasciata
britannica. L'ambasciatore era stato convocato stamani presso il ministero
degli esteri iraniano, dove pero' non gli sarebbe stato ancora notificato il
provvedimento che gli chiede di lasciare il paese per effetto del recente voto
in Parlamento.
Non se ne andranno fin quando
l'ambasciatore britannico in Iran non lascerà il paese. Gli studenti iraniani
penetrati nell'ambasciata britannica hanno anche posto un lucchetto e una
catena all'ingresso, con un gesto simbolico per indicare la volontà che la sede
diplomatica sia chiusa. Lo riferisce l'Irna, mentre la tv di stato riporta che
i manifestanti non intendono andarsene prima dell'espulsione dell'ambasciatore
e la fine alla politiche "ostilì della Gran Bretagna.
Politica e religione. E' il binomio
che non è mai mancato nella manifestazione odierna contro l'ambasciata
britannica, sfociata nell'irruzione dei manifestanti sia nel compound della
sede diplomatica sia nel parco Qolhaq a nord di Teheran. Gli slogan ed i
cartelli contro Gran Bretagna, Israele, gli Usa e la Bbc (la tv pubblica
britannica già da tempo è nel mirino della autorità iraniane) si sono infatti
accompagnati fin da stamani con le bandiere usate per le celebrazioni del
Moharran, il mese in cui ricorre la festività sciita dell'Ashura, i canti
religiosi tipici di questa ricorrenza (che cade il prossimo 6 dicembre) e anche
le preghiere rituali. Nel pomeriggio infatti, riportano i media iraniani, i
manifestanti si sono fermati per la preghiera sia lungo la via Ferdowzi, dove
si trova l'ambasciata, sia nel parco Qolhak.
TERZI, ASSOLUTAMENTE INTOLLERABILE - "E' assolutamente
intollerabile quanto sta accadendo al compound dell'Ambasciata Gb a
Teheran". Lo afferma il ministro degli esteri Giulio Terzi, condannando
l'episodio, esprimendo piena solidarietà alla Gran Bretagna e chiedendo
all'Iran di riprendere il controllo della situazione "al più presto".
Terzi, in particolare, "si attende che le Autorità iraniane riprendano al
più presto il controllo della situazione", si legge in una nota della
Farnesina. "E' un episodio molto grave che condanniamo fermamente, e per
il quale esprimiamo piena solidarietà al Governo britannico", conclude il
ministro.
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