Mille raid aerei su Gaza, Hamas apre a tregua

L'organizzazione palestinese pone però due condizioni: stop omicidi mirati e apertura valichi

Esplosione di un missile su Gaza
Mille i raid di Israele contro Gaza dall'inizio dell'offensiva, mentre si inseguono voci di una tregua imminente. Intanto è salito a oltre 40 il bilancio dei palestinesi rimasti uccisi dal fuoco israeliano. Oltre 700 razzi lanciati su Israele. Mobilitati 30 mila uomini dell'esercito ai confini della Striscia mentre il ministro degli Esteri parla di un possibile azione via terra tra 48-36 ore. La condanna della Turchia e della Lega araba. Entro i prossimi due giorni una delegazione della Lega araba si recherà nella Striscia. Monti accoglie l'invito Netanyahu ad avere un ruolo di mediazione, mentre l'Egitto lavora per un cessate il fuoco.


VERSO UNA TREGUA - Israele e Hamas potrebbero presto raggiungere un accordo per una tregua, ha detto il presidente egiziano Morsi. E una fonte del ministero degli Esteri egiziano riferisce che per accettare la tregua Hamas pone due condizioni: lo stop agli omicidi mirati israeliani e l'apertura dei valichi. Una tregua a Gaza "entrerà in vigore stanotte". Lo afferma un corrispondente di Al Jazeera. E sul web rimbalzano altre voci non confermante che indicano che emissari israeliani sarebbero in viaggio diretti al Cairo per trattare il cessate il fuoco. Ma alti ufficiali israeliani hanno negato le notizie. Comunque un accordo chiaro per il cessate il fuoco non è ancora stato delineato. Lo ha detto una fonte ufficiale israeliana, secondo quanto riportato dal sito del quotidiano israeliano Ynet, confermando comunque che il presidente egiziano Mohamed Morsi e il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan stanno lavorando per promuovere il raggiungimento di una tregua e sono in contatto con alti dirigenti di Hamas al Cairo. E Hamas non crede in un cessate il fuoco. Israele non vuole seriamente una tregua: è quanto ha affermato un alto dirigente dell'organizzazione palestinese, Mushir al-Masri, rispondendo al Cairo a domande dei giornalisti su un possibile e imminente cessate il fuoco. E' quanto riferisce sul suo sito online il giornale israeliano Ynet.

1.000 ATTACCHI AEREI DA INIZIO OFFENSIVA - L'aviazione israeliana ha condotto 1.000 attacchi dall'inizio della attuale offensiva contro le infrastrutture militari di Hamas. Lo ha affermato in un colloquio con la stampa estera il generale Eden Atias, ex comandante della base aerea di Nevatim (Neghev) e attuale rappresentante delle forze armate israeliane in Canada. Atias ha affermato che i piloti israeliani hanno avuto istruzione di operare a Gaza con la massima accuratezza e di evitare nei limiti del possibile danni collaterali, specialmente ai civili palestinesi. I piloti - ha aggiunto - sono in grado di controllare i missili anche dopo il lancio e di deviarli all' ultimo momento verso zone aperte, se necessario. Finora i piloti israeliani non hanno rilevato alcun fuoco di militanti palestinesi contro di loro, ha precisato smentendo informazioni divulgate separatamente ieri e oggi da Hamas e dalla Jihad islamica.

ISRAELE, 737 RAZZI CONTRO DI NOI IN 4 GIORNI - Nei quattro giorni dall'inizio dell'offensiva israeliana a Gaza i miliziani palestinesi hanno lanciato 737 razzi: lo afferma l'esercito dello Stato ebraico, precisando che 492 razzi hanno colpito il suolo del Paese mentre 245 sono stati intercettati dal sistema anti-missile Iron Dome.

'POSSIBILE INCURSIONE TERRA IN 24-36 ORE' - "Non vogliamo entrare a Gaza se non é necessario. Ma se continuano a lanciare razzi un'operazione di terra è possibile. Se vedremo nelle prossime 24-36 ore altri razzi sparati contro di noi, credo questo potrebbe innescarla": lo ha affermato il viceministro degli Esteri di Israele, Danny Ayalon, citato dal Guardian.

MOBILITATE 30.000 TRUPPE A CONFINE - Migliaia di soldati israeliani si stanno ammassando al confine con la Striscia di Gaza: lo riferisce la Cnn, precisando che l'esercito dello Stato ebraico ha mobilitato "30.000 militari" per una possibile operazione di terra. "Stiamo in una fase di espansione della campagna", ha confermato il generale Yoav Mordechai, portavoce dell'esercito, citato dall'emittente Usa.

ERDOGAN, ISRAELE DOVRA' RENDERE CONTO MASSACRO - "Israele dovrà rendere conto per il massacro di bambini innocenti a Gaza": lo ha affermato il premier turco Recep Tayyp Erdogan nel corso di un intervento all'Università del Cairo.

LEGA ARABA, DA ISRAELE CRIMINI CONTRO UMANITA' - L"aggressione" israeliana a Gaza è un "crimine contro l'umanità". Lo ha detto il segretario generale della Lega araba Nabil el Araby, aprendo la riunione straordinaria dei ministri degli esteri arabi.

MONTI ACCOGLIE INVITO NETANYAHU AD AVERE RUOLO MEDIAZIONE - 'Il presidente Monti, profondamente preoccupato per l'escalation della violenza nella striscia di Gaza, sta intensificando i contatti con le parti in causa e con tutti gli attori regionali al fine di favorire una immediata cessazione di ogni violenza e la ripresa del dialogo. Dopo aver parlato ieri con il Presidente egiziano Morsi, ha ricevuto oggi una telefonata dal Primo Ministro d'Israele, Benjamin Netanyahù al quale ha assicurato che l'Italia è pronta a svolgere un ruolo di mediazione. Lo dice una nota di Palazzo Chigi.

Fonte: www.ansa.it

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