VIP RICATTATI DA UN LIBRO - DUE RINVII A GIUDIZIO

La pornostar Lea Di Leo: il suo libro raccontava particolari piccanti di atleti, registi e attori
Il giudice delle udienze preliminari, Annalisa Amato ha rinviato a giudizio, per tentata estorsione a personaggi famosi, Giuseppe Aleci, 36 anni, di Marsala, presidente e direttore commerciale della "Imart Edizioni", e Gaspare Richichi, 28 anni, di Bagheria direttore editoriale della stessa casa editrice. Aleci e Richichi sono accusati di aver tentato di estorcere denaro ad alcuni vip del mondo dello sport e dello spettacolo che sarebbero stati clienti o conoscenti della pornostar Lea Di Leo (vero nome Sonia Faccio).
Tra le persone che sarebbero state ricattate, un regista di Mediaset, Giorgio John Squarcia ("Scherzi a parte"), l'attore Matteo Branciamore ("I Cesaroni"), il rugbista Denis Dallan (Isola dei Famosi) e i calciatori Reginaldo, Fabio Galante e Francesco Battaglia. Tra gli altri personaggi citati, anche i calciatori Luca Toni, Marco Borriello e Pippo Inzaghi, nonchè i cantanti Fabri Fibra e Gianluca Grignani.  A costoro sarebbero state chieste somme di denaro (da 10 a 40 mila euro) per depennare i loro nomi e gli imbarazzanti particolari dei rapporti sessuali dal libro autobiografico scritto dalla Di Leo che la "Imart" avrebbe dovuto stampare.
A bloccare il progetto editoriale furono gli sviluppi dell'iniziativa intrapresa da Aleci, che ad insaputa dell'autrice, secondo l'accusa, avrebbe iniziato a ricattare alcuni dei personaggi citati nel testo. A far scoppiare il caso, il 16 marzo 2011, fu il programma di Italia 1 "Le Iene", che alla sezione di pg della Guardia di finanza 
della Procura di Marsala, diretta da Alberto Di Pisa, diede l'input per l'indagine.
 

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