Articolo del grandissimo Prof.
Giacinto Auriti, pubblicato nel 2001. Sono passati oltre dieci anni, ma è
ancora attualissimo!
Di Giacinto Auriti – Fonte
Abruzzopress (nr 33) del 19 aprile 2001
Visto su www.effedieffe.com
Goethe affermava che «nessuno è più schiavo di
chi si ritiene libero senza esserlo». Questo principio è particolarmente valido
per il sistema monetario vigente. Il cittadino si illude di essere proprietario
dei soldi che ha in tasca, mentre ne è debitore. La banca, infatti, emette la
moneta solo prestandola, sicché la moneta circola gravata di debito. Il segno
della schiavitù monetaria è data dal fatto che la proprietà nasce nelle mani
della banca o, per meglio dire, del banchiere che emette prestando e prestare è
prerogativa del proprietario. La moneta, invece, deve nascere di proprietà del
cittadino perché è lui che, accettandola, ne crea il valore; tanto è vero che,
se si mette un governatore a stampare moneta in un isola deserta, il valore non
nasce perché, mancando la collettività, viene meno la possibilità stessa della
volontà collettiva che causa questo valore. Come ogni unità di misura (e la
moneta è la misura del valore) anche la moneta è una convenzione.
Quando la moneta era d’oro chi trovava una
pepita se ne appropriava senza addebitarsi verso la miniera. Oggi al posto
della miniera c’è la Banca Centrale, al posto della pepita un pezzo di carta,
al posto della proprietà il debito.
Non si può comprendere come sia stata
possibile questa mostruosità storica (nata nel
1694 con la Banca d’Inghilterra
e con l’emissione della sterlina) se non si muove dalla definizione della
moneta strumento (sterco) del demonio.
La verità di questa definizione è stata avvertita anche da San Francesco
d’Assisi quando vietava ai padri questuanti di ricevere oboli in moneta. Noi
ora ne dimostreremo la piena fondatezza sulla base delle stesse parole di
Satana che stanno nel Vangelo.
Satana, nel Vangelo, parla tre volte. Dopo il
digiuno di Cristo nel deserto, Satana Gli dice: «Tramuta le pietre in pane».
Per lo più queste parole sono interpretate nel senso di considerarle come
tentazione in quanto Cristo era affamato e mangiare pane sarebbe stato motivo
della tentazione. Questa interpretazione non è accettabile perché la tentazione
è sempre relativa ad un peccato e mangiare pane dopo quaranta giorni di digiuno
è moralmente ineccepibile. Dunque la giustificazione delle parole di Satana va
intesa diversamente e chi ci dice come interpretare le parole di Satana è
proprio Cristo quando, rispondendo a Satana, afferma (Matteo 4,4): «Sta
scritto, non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca
di Dio». Ciò che sorprende in questa frase di Gesù è la novità della proposta,
mai considerata dai teorici dell’interpretazione, di dedurre il significato
delle parole non dalla loro espressione letterale, ma dalla bocca che le
pronuncia. Quelle parole erano uscite dalla bocca di Satana; sicché per
interpretarle esattamente va considerata l’ipotesi, peraltro assurda, che
Cristo avesse accettato l’invito di Satana e trasformato le pietre in pane. In
tal caso avrebbe potuto ben dire a Cristo: «Tu puoi mangiare pane per mio
merito perché io Ti ho dato il consiglio di trasformare le pietre in pane».
Quindi Cristo sarebbe stato trasformato da padrone a debitore del Suo pane.
A ben guardare questa ipotesi si verifica
puntualmente nell’emissione della moneta nominale. Quando la Banca Centrale
emette moneta prestandola, induce la collettività a crearne il valore
accettandola, ma contestualmente la espropria ed indebita di altrettanto,
esattamente come Satana avrebbe fatto se Cristo avesse accettato l’invito di
trasformare la pietra in pane. Se si mette al posto della pietra la carta, ed
al posto del pane l’oro, al posto di Satana la banca, si riscontrano nella
emissione della Sterlina oro-carta e di tutte le successive monete nominali,
tutte le caratteristiche della tentazione di Satana.
Con la costituzione della Banca d’Inghilterra
e del sistema delle Banche Centrali, tutti i popoli del mondo sono stati
trasformati da proprietari in debitori ineluttabilmente insolventi del proprio
denaro. La banca, infatti, prestando il dovuto all’atto dell’emissione, carica
il costo del denaro del 200%. L’umanità è così precipitata in una condizione
inferiore a quella della bestia. La bestia, infatti, non ha la proprietà, ma
nemmeno il debito. È gran tempo ormai
che si comprenda che tutti possono prestare denaro tranne chi lo emette.
Con la moneta debito l’umanità è stata talmente degradata che non a caso si è
verificato il fenomeno del «suicidio da insolvenza» come malattia sociale che
non ha precedenti nella storia. Ciò conferma la Profezia di Fatima: «I vivi
invidieranno i morti». Non si possono valutare esattamente le tentazioni di
Satana se non le si considerano nel loro contesto globale. Particolarmente
significativa, in questo senso, è la terza tentazione (Matteo 4, 8-9): «… Gli
mostrò tutti i regni del mondo e la loro magnificenza, poi disse a Gesù: tutto
questo io Ti darò. Se Ti prostri e mi adori». Adorare prostrati significa mettere
Satana sull’altare al posto di Dio. Ciò spiega perché gli adoratori di Satana
contestano fondamentalmente e necessariamente l’Eucarestia Cattolica.
La circostanza che il Protestantesimo si sia
basato sulla contestazione dell’Eucarestia Cattolica ed abbia promosso la
costituzione delle Banche Centrali come promotrici della moneta-debito parla da
sè. Non a caso il parlamento inglese approva nel 1673 il Test Act: l’editto con
cui viene dichiarata illegittima l’Eucarestia Cattolica e la
Transustanziazione. Non a caso nel 1694 viene fondata la Banca d’Inghilterra
che emette la sterlina sulla regola di trasformare il simbolo di costo nullo in
moneta, inaugurando l’era dell’oro-carta. Non a caso nasce la subordinazione
del potere religioso a quello politico quando il re d’Inghilterra diventa anche
capo della religione protestante anglicana sovvertendo l’ordine gerarchico del
Sacro Romano Impero per cui l’autorità politica era autonoma ed eticamente
subordinata alla sovranità religiosa. Non a caso quando il Protestantesimo
entra in Europa continentale non fonda una chiesa, ma una banca: la Banca
Protestante il cui presidente, il Neker, diventa consigliere di Luigi XIV. Non
a caso tutte le monarchie cattoliche della vecchia Europa si disintegrano
perché si indebitano senza contropartita verso i banchieri per la moneta
satanica da questi emessa a costo nullo e che gli stessi re avrebbero potuto
emettere gratuitamente per proprio conto senza indebitarsi.
Non a caso in Svizzera vige la regola di
essere ad un tempo «banchieri» e «protestanti». Non a caso la differenza
essenziale tra Sacro Romano Impero e Commonwealth Britannico è la moneta. Lì il
portatore è proprietario delle moneta, qui è debitore. Non a caso, dopo aver
tolto Dio dall’altare con la negazione dell’Eucarestia Cattolica e fondata la
Banca d’Inghilterra, il Commonwealth raggiunge nel 1855 una estensione di 22
milioni e 750 mila chilometri quadrati. Oggi tutto il mondo è Commonwealth.
Tutto il mondo è «colonia monetaria». Satana, principe di questo mondo, è una
persona seria: mantiene le promesse fatte a fin di male. Dopo che il male è
stato fatto concede ai suoi adoratori il dominio su tutti i popoli del mondo.
Su queste premesse ci si spiega anche la tentazione di Satana quando esorta
Cristo a gettarsi dalla cima del tempio della Città Santa. Chi è padrone di
tutto il mondo e di tutto il denaro del mondo, o perché lo possiede o perché ne
è creditore, non desidera sovranità e ricchezza perché già le possiede, ma ha
sete di vanagloria. Si giustifica così anche questa tentazione.
Giacinto
Auriti, Fonte Abruzzopress (nr 33) del 19 aprile 2001
www.disinformazione.it
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