Palermo - Si
chiama Monica Vitale. E’ la nuova collaboratrice di giustizia che fa tremare
Porta Nuova e apre nuove piste investigative sulla morte dell’avvocato Enzo
Fragalà, ucciso a bastonate sotto il suo studio legale nel febbraio 2010. La
Vitale ha deciso di saltare il fosso. Per anni è stata la compagna di Gaspare
Parisi, un picciotto cresciuto a pane e racket arrestato nel luglio scorso
durante l’operazione Hybris. Parisi ha fatto la gavetta al Borgo Vecchio dove
avrebbe finito per ricoprire un ruolo da protagonista seguendo l’ascesa
criminale di Tommaso Di Giovanni, leader di Porta Nuova. Anche la Vitale
sarebbe una donna del pizzo.
La
sua collaborazione apre uno squarcio su uno degli episodi più cruenti della
recente storia palermitana: il pestaggio a morte di Enzo Fragalà. La nuova
pentita ha riferito ai magistrati quanto sostiene di avere appreso in ambienti
criminali. Dietro la morte del penalista ci sarebbe la vendetta per il
comportamento poco rispettoso tenuto dal legale con la donna di un boss
detenuto. La stessa donna avrebbe informato il marito da cui avrebbe ricevuto
le direttive su come comportarsi. A cominciare dagli uomini a cui rivolgersi
per organizzare le spedizione punitiva. Doveva essere, infatti, una lezione ma
sarebbe finita in tragedia. Si tratta, però, di notizie che le neo
collaboratrice di giustizia avrebbe appreso de relato. Tutte da verificare
dunque anche se su altri aspetti della sua collaborazione gli investigatori
hanno già messo il bollo dell’attendibilità. La donna è già sotto protezione in
una località segreta. Ha fatto i nomi del clan e raccontato i retroscena degli
affari.
Fonte:
www.livesicilia.it
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